Una giovane attivista del centro sociale Askatasuna è stata denunciata per gli scontri a Torino durante i controlli di polizia sulla movida. I reati sono resistenza, lesioni e violenza a pubblico ufficiale. La posizione di altre persone è al vaglio degli investigatori. Per ricostruire l'accaduto un pubblico ministero della procura sta ascoltando numerosi testimoni. Al termine dei controlli due commissari di polizia sono stati accerchiati e picchiati da un folto gruppo di contestatori: uno di loro, colpito da un calcio al torace, ha una costola incrinata. Subito dopo è scattata la carica del reparto mobile.
"Gli spazi comuni della città sono aperti e appartengono alla cittadinanza, tutta. Essere sindaca di una città al servizio dei cittadini e delle cittadine significa garantire una civile convivenza all'interno di questi spazi che devono essere sicuri, vivibili e accessibili. Per questo, quello che è successo ieri sera e negli ultimi giorni non si deve più ripetere". La sindaca di Torino, Chiara Appendino, commenta così, su Facebook, gli scontri tra centri sociali e polizia di ieri notte a Torino.
Tra residenti ed esercenti della zona non si parla d'altro. Ed è grande la preoccupazione per una tensione che negli ultimi giorni sembra non arrestarsi. In tanti puntano il dito contro quella "ordinanza assurda", che vieta la vendita e il consumo di alcolici in bottiglie di vetro dalle 20. "Davanti alla violenza degli agenti, anche solo simbolica - è la versione di Giulia, del centro sociale Askatasuna - abbiamo organizzato un presidio. Perché le strade e i quartieri sono di chi li abita e noi scenderemo sempre in piazza contro la polizia, che rappresenta politiche sempre più violente e repressive". "Le forze dell'ordine rispondono solo alle vostre provocazioni", ribatte un residente della zona. "Quando ho visto le divise ho pensato che, fortunatamente, non avevano ceduto all'affronto della scorsa settimana", quando un gruppo di carabinieri impegnati nei controlli è stato circondato dai giovani dei centri sociali. "Sono partiti i cori ma i clienti dei locali seduti ai tavoli non li hanno seguiti. Poi, in un attimo, la tensione si è alzata - conclude la residente - e tutto è degenerato".
Fassino, città non merita quanto sta accadendo - "Temo si stia mettendo in discussione l'idea stessa di una città vivace, sulla quale tanto si è lavorato e che aveva dato importanti risultati. Torino non merita questo". Così l'ex sindaco Piero Fassino commenta gli ultimi avvenimenti, dagli incidenti durante la finale di Champions League agli scontri di questa notte nel quartiere Vanchiglia. "Stiamo assistendo a un veloce peggioramento del clima in città" dice Fassino secondo cui "l'ordinanza antimovida è stata scritta male e in fretta e furia più per coprire la disastrosa gestione di Piazza S.Carlo che per dare regole alla movida, confermando ulteriormente l'irresponsabilità dell'amministrazione nel gestire situazioni complesse".