Con oltre 60 adesioni è stato
inviato da Torino alle quattro cariche istituzionali più alte
(presidenti della Repubblica Sergio Mattarella, del Consiglio
Paolo Gentiloni, del Senato Pietro Grassi e della Camera Laura
Boldrini)l'appello per la messa al bando delle armi nucleari.
L'iniziativa, che vede riuniti in un Coordinamento cittadini e
associazioni, sarà sostenuta da una manifestazione, il 28
giugno. Primo firmatario il presidente del Consiglio Regionale
del Piemonte e del Comitato Diritti Umani, Mauro Laus; a seguire
le più diverse realtà religiose, politiche, del mondo
dell'associazionismo, dalle Acli all'Anpi, i Consigli del
Piemonte e della Città di Torino, Pro Natura, Focolari,
Buddisti, Valdesi, Sermig, il Mir-Mn (Movimento Internazionale
della Riconciliaizone-Movimento Nonviolento). L'obiettivo è che
in occasione della nuova sessione di negoziati all'Onu, in
programma in questi giorni, l'Italia, che non ha partecipato al
primo incontro, prenda posizione per l'eliminazione delle armi
atomiche.
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