Una donna di origine egiziana, residente a Torino, è stata condannata oggi in tribunale a due anni e due mesi di reclusione per mutilazione genitale nei confronti delle due figlie. La sentenza è del giudice Luca Fidelio. E' stato applicato il reato di "pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili" introdotto nel codice penale nel 2012. Il marito dell'imputata, assistito dall'avvocato Maurizio Cossa, è stato assolto.
Secondo il pm Dionigi Tibone le mutilazioni furono eseguite in Egitto nel 2007. L'imputata - difesa dall'avvocato Guido Savio - dovrà pagare una provvisionale alla figlia minorenne, parte civile con l'avvocato Emanuela Martini; l'altra figlia, che da poco è diventata maggiorenne non si è costituita.
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