La consulenza della Fondazione per
il Libro a Luca Pasquaretta, all'epoca portavoce di Chiara
Appendino, è stata assegnata "contro la mia volontà e a mia
insaputa". Lo ha affermato la sindaca di Torino ai magistrati
che questa mattina l'hanno interrogata in procura. Appendino
rende noto di avere anche "prodotto ai pubblici ministeri
materiale attestante quanto da me riferito".
"Ho dimostrato agli inquirenti, richiamando il mio intervento
in Consiglio del febbraio 2017 dove avevo espresso contrarietà a
qualunque tipo di assegnazione di incarico consulenziale con
retribuzione economica - ha aggiunto Appendino -, di non essere
stata a conoscenza del successivo sviluppo. Ero convinta che
tutti avessero preso atto di tale mia ferma posizione - ha
insistito - e quando il 4 maggio 2018, cioè un ano dopo la fine
dell'incarico, venni a sapere da una testata giornalistica che
la consulenza era stata assegnata, immediatamente reagii
lamentando l'assegnazione dell'incarico contro la mia volontà e
a mia insaputa".
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