I No Tav hanno aperto un varco nella pesante cancellata che sbarrava la strada verso il cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. "Abbiamo raggiunto l'obiettivo: volevamo raggiungere il cantiere e ce l'abbiamo fatta". E' il commento di una storica attivista No Tav alla manifestazione di oggi in Valle di Susa. I manifestanti, percorrendo lo stradone che collega l'abitato di Giaglione al cantiere, hanno aperto un varco nella prima cancellata che sbarrava loro il percorso. Poi hanno proseguito il cammino fino al secondo sbarramento sul torrente Clarea, da dove ora alcuni manifestanti cominciano a tornare indietro.
Forzando la cancellata, i No Tav hanno così violato la zona rossa intorno al cantiere di Chiomonte, una fascia di rispetto tra boschi, prati, sentieri e strade carrozzabili in cui è vietato mettere piede. La cancellata è però soltanto il primo sbarrato lungo i sentieri che conducono al cantiere.
Quaranta No Tav, tra cui esponenti del centro sociale Askatasuna di Torino, sono stati denunciati per avere demolito la cancellata. Lo comunica la Questura di Torino. Tra questi c'è anche un leader nazionale del movimento No Tav che ha preso parte attiva alla demolizione del cancello. Altri manifestanti verranno denunciati per avere violato la zona rossa.
Poco dopo l'inizio della manifestazione, il corteo dei No Tav diretto al cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa, si è diviso in due tronconi. Subito dopo l'abitato di Giaglione una parte ha imboccato i sentieri che si inerpicano sul fianco di una montagna. Il resto intende restare sullo stradone principale. I manifestanti sono alcune migliaia. Uno speaker ha detto 'Siamo 15000'.
Venerdì scorso, intanto, al Senato è stata depositata la mozione del M5s 'che impegna il Parlamento a bloccare la realizzazione del Tav. Il premier - si afferma - ha detto chiaramente che solo il Parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale per fermare la Tav. Bene, chi vuole mettere la faccia e la firma su un'infrastruttura del tutto inutile, deve farlo dentro il Parlamento. Chi vuole fare un regalo a Macron dica Sì alla Tav'. L'Italia proprio ieri ha confermato con lettera ufficiale gli impegni nella realizzazione della Torino-Lione. 'Noi non ci arrendiamo! noi pensiamo al paese, non facciamo regali a Macron', ha scritto Di Maio su Fb.
Ma Salvini è sicuro: "Si farà, indietro non si torna. 46 denunciati, quasi tutti appartenenti ai centri sociali per gli attacchi di oggi con bombe carta, cesoie, martelli e pietre al corteo No Tav, a cui si è risposto con l'uso di idranti e di circa 200 lacrimogeni. Ringrazio a nome di tutti gli Italiani le centinaia di donne e uomini delle Forze dell'Ordine che hanno evitato feriti (ad eccezione di un poliziotto) e incidenti gravi, garantendo a tutti libertà di manifestazione. Non ci sarà nessuna tolleranza per teppisti e delinquenti. La Tav si farà, indietro non si torna".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA