L'ammasso aperto delle pleiadi
rappresentato su una roccia con più incavi emisferici (le
coppelle): è quanto annuncia di aver scoperto nei pressi di
Chialamberto (Torino) l'archeoastronomo valdostano Guido Cossard
insieme a Cristian Raugei. "La scoperta - spiega - è molto
importante, perché si aggiunge ad altre rappresentazioni su
pietra delle Pleiadi, quali quelle del Rocceré (Cuneo), ove si
trova anche una enorme rappresentazione di Perseo, quelle di
Lillianes (Valle d'Aosta), e fanno pensare ad un diffuso e
antichissimo culto delle Pleiadi nell'area alpina". Il masso (di
150 cm per 60 cm) presenta sulla sua superficie numerose
coppelle e alcune canalette. "Un gruppo di sei grandi coppelle -
spiega Cossard -, con diametro che va dai 6 ai 10 cm,
rappresenta le principali stelle dell'ammasso aperto delle
Pleiadi". Le canalette più importanti collegano "proprio le
coppelle corrispondenti alle principali stelle delle Pleiadi,
come a voler sottolineare l'intenzione consapevole di
rappresentare l'asterisma".
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