Il medico torinese ed esponente
Radicale Silvio Viale dà la sua disponibilità, "qualora fosse
necessario" a praticare il suicidio assistito secondo i
parametri previsti dalla sentenza della Corte Costituzionale del
25 settembre. Chiede inoltre alla Città della Salute, dove è
dirigente medico dell'ospedale Sant'Anna, "di prevedere
l'eventualità di esaudire" una richiesta.
"Come membro del Consiglio Generale della Associazione Luca
Coscioni - dice -, responsabile scientifico di Exit-Italia e
presidente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, non
posso esimermi dal sollecitare l'Azienda ad adempiere agli
obblighi conseguenti la sentenza della Consulta sul caso
Cappato/Antoniani". Viale, già noto per le battaglia a favore
della Ru486, ha inviato una lettera alla direzione della Città
della Salute e del Sant'Anna, in cui "nel confermare la mia
disponibilità professionale, ritengo che si debba prevedere il
percorso adeguato per dotarsi dei farmaci necessari, qualora non
immediatamente disponibili".
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