L'ultimo paziente della prima fase della pandemia è stato dimesso il 30 giugno. Sono passati appena undici giorni e l'ospedale di Cremona non è più Covid free. Una decina i ricoverati, soltanto uno dei quali in ventilazione non invasiva, ma per Luca Alini, infermiere in prima linea nei giorni dell'emergenza, basta per ricordare a tutti che non bisogna abbassare la guardia. Perchè "il virus esiste, non è magicamente sparito - scrive su Facebook -: per sopravvivere infetta nuovi ospiti", anche se "facciamo finta che non esista, qualcuno pensa non sia mai esistito, altri che sia una invenzione delle case farmaceutiche o di qualche altra fantomatica lobby segreta".
Lo sfogo dell'infermiere, con tanto di foto in camice, mascherina e occhiali protettivi, ha fatto il giro del web, collezionando migliaia di condivisioni e di commenti. C'è chi lo ringrazia, ma anche chi mette in discussione il suo racconto. E addirittura lo insulta accusandolo di fare allarmismo. "Adesso non siamo più eroi o angeli, non abbiamo più alcun titolo onorifico", scrive Alini, che alla fine rimuove il post. "Il virus esiste ancora - le sue parole social -. La maggior parte delle persone ormai pensa al mare, alla montagna, all'aperitivo con gli amici, alla gita del week end. Se qualcuno conosce una persona che ha perso uno dei suoi cari a causa del virus, provi a chiedere cosa ne pensa di tutto ciò, del fatto che ci siano persone che insistono nel continuare a non indossare la mascherina. Provate a chiedere e sentite cosa ne pensano...".
Sul caso è intervenuta anche l'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (Asst) di Cremona, con il direttore sanitario Rosario Canino che sempre sul social dice "No ad allarmismi privi di fondamento", ma anche "sì al senso di responsabilità e al rispetto delle norme di prevenzione", ovvero mascherina, lavaggio mani e distanziamento. Del resto la situazione dell'ospedale, sostiene, "è sempre stata condivisa con la stampa e resa pubblica anche attraverso questa stessa pagina", ricorda su Facebook. "Attualmente in ospedale abbiamo dieci pazienti ricoverati, due in pneumologia (uno in ventilazione non invasiva) e otto alle malattie infettive - conclude Canino -. I ricoveri degli ultimi giorni, nella maggior parte dei casi, hanno una stretta correlazione con il focolaio di Viadana. Mentre la nostra Terapia Intensiva è Covid Free già da qualche settimana".
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