Virus, batteri, lieviti, funghi e
microalghe si associano a problemi di salute, contaminazione
dell'ambiente, biodeterioramento di derrate alimentari e
manufatti. Un sentimento ancora più diffuso alla luce della
pandemia causata dal coronavirus. Una mostra aiuta a sfatare
questo pregiudizio e mette in evidenza che n realtà sono una
risorsa per la scienza e per l'industria, il futuro del nostro
pianeta. L'esposizione 'Microrganismi straordinari', che rimarrà
aperta all'Orto Botanico fino al 31 ottobre, è organizzata dal
Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e
dalla Mycotheca Universitatis Taurinensis di UniTo, che
rappresenta una delle più importanti banche di biodiversità
fungina in Europa, con la collaborazione di European Culture
Collections' Organization e il sostegno della Fondazione Crt.
La mostra raccoglie 44 foto realizzate presso 27 centri di
ricerca europei con sofisticate tecniche di microscopia, che
consentono di visualizzare organismi piccolissimi, non visibili
a occhio nudo, quindi mai osservati dalla maggior parte della
popolazione. Ed è divisa in sei sezioni: virus, batteri e
archea, microalghe, lieviti, funghi filamentosi e simbiosi. Sono
svariati i progetti di ricerca sui microrganismi portati avanti
dall'Università di Torino, come la ricerca su un farmaco
antivirale efficace sul Covid-19.
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