Si chiama Lyubov, e ha solo un
mese e mezzo, la piccola profuga ucraina arrivata in Italia con
un gruppo di 47 bambini portati in salvo dalla Fondazione Aief
per l'infanzia e l'adolescenza, a bordo di un bus messo a
disposizione da Fondazione Specchio dei Tempi giunto questa sera
a Cavagnolo, nell'area metropolitana di Torino. Uno
"scricciolo", come la definisce su Facebook il presidente della
Regione Piemonte, Alberto Cirio, che rigrazia Aief per averla
"portata al sicuro" anche con il supporto della Protezione
civile regionale.
"L'esodo di un milione di bambini ucraini che stanno
lasciando le proprie case è un dramma nel dramma della guerra:
47 bambini, la più piccola di un mese e mezzo, sono adesso al
sicuro grazie alla nostra piccola ma significativa spedizione
umanitaria - dichiara il presidente di Aief, Tommaso Varaldo -.
Superare tutti gli ostacoli organizzativi e burocratici non è
stato semplice ma non abbiamo mai perso la speranza di portare
al sicuro questi piccoli che siamo riusciti a far evacuare da
una delle zone più bombardate dell'Ucraina. È stato fondamentale
l'aiuto di alcuni deputati ucraini e dell'organizzazione ucraina
per i diritti dei bambini, con cui abbiamo coordinato tutta
l'operazione".
"Resteranno per sempre nei nostri cuori gli sguardi dei
bambini quando hanno capito che eravamo arrivati per loro -
racconta -. Il timore di una bimba di 12 anni, che teneva
stretta in braccio la sua piccola sorellina mentre attendeva di
salire sul bus, è scomparso in un bellissimo sorriso e in un
sonno profondo per tutta la notte del viaggio. Come tutti anche
lei è arrivata con solo qualche zainetto e pochi sacchetti ma i
suoi occhi guardano con speranza al futuro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA