"Il mondo ha ancora fame.
Conflitti, cambiamento climatici, crisi economiche, e non ultima
la pandemia, hanno incrementato la percentuale di popolazione
mondiale che soffre la fame: 800 milioni di persone, 150 milioni
in più rispetto al 2019".
Lo ha ricordato Maurizio Martina, vice
direttore generale della Fao, nella lectio magistralis che ha
inaugurato, alla 'Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero'
di Alba, la 9° edizione del Master Universitario di II livello
in "Innovazione nelle Scienze e Tecnologie Alimentari" dedicato
a Michele Ferrero.
Martina si è concentrato sulle cause delle crisi e sulle
strade da percorrere per un mondo sostenibile. Negli ultimi anni
- ha detto - abbiamo notato con quanta facilità gli attuali
sistemi agroalimentari possono essere compromessi. La pandemia
ha dimostrato a tutti che sul nostro pianeta le nostre vite sono
interconnesse e che abbiamo bisogno di un approccio sistematico
che colleghi la salute umana, animale, vegetale e ambientale.
Ecco perché la Fao, insieme all'Oms e all'Oie, sta promuovendo
l'approccio 'One Health'. Una nuova "globalizzazione selettiva",
che consenta un'apertura al mondo ma, allo stesso tempo, una
vicinanza rafforzata con le comunità locali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA