Dopo i due anni difficili del
Covid, le guide turistiche torinesi e piemontesi hanno
previsioni ottimistiche: per il 50% l'attività attuale è
equiparabile a quella pre pandemia e per il 23% è aumentata,
mentre per il 2023 il 46% prevede un aumento dell'attività e il
54% una tenuta rispetto all'anno passato. Un aumento grazie
anche a nuove forme di attività come le visite virtuali. I dati
sono stati illustrati alla presentazione della Giornata
Internazionale della Guida Turistica per la quale l'associazione
Gia Piemonte organizza visite guidate gratuite della Torino
neoclassica. "Quando ci si abitua a viaggiare e visitare con
una guida si cambia il concetto di viaggio", sottolinea la
presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia,, Maria Lusia
Coppa, mettendo l'accento sul tema abusivismo: crea danni a
questa professione, che necessita di grandi professionalità".
Tema su cui si sofferma anche Barbara Sapino, presidente Gia
Piemonte. "Abbiamo investito molto nella formazione - dice - e
questa giornata servirà non solo a raccontare la città ma anche
chi siamo e a sensibilizzare sull'importanza di affidarsi a
guide abilitate". Per il 96% dei professionisti la mancanza di
una figura professionale riconosciuta favorisce l'abusivismo e
per l'88% è necessario un inquadramento a livello nazionale. A
Torino, al momento, sono 500 le guide, circa 2 mila in Piemonte,
operative in una decina di lingue. Fra di loro anche la decana,
Elda, che con i suoi 91 anni fa conoscere ancora la città a
torinesi e turisti, in italiano e tedesco.
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