Il Comune di Torino e la Regione Piemonte hanno trasmesso formalmente al governo il dossier di candidatura di Torino come sede dell'Autorità europea Antiriciclaggio.
Il comitato promotore - presieduto dal magistrato Alberto Perduca, ex procuratore aggiunto di Torino e procuratore di Asti, con elevate competenze in materia di antiriciclaggio - è composto, oltre che dal presidente della Regione Alberto Cirio e dal sindaco Stefano Lo Russo, anche da Gian Carlo Caselli, nel ruolo di Special Advisor.
Il dossier
tecnico è stato curato dall'Ires Piemonte. In corsa ci sono
Milano, Palermo, Roma, Venezia, Napoli, e, all'estero, Varsavia
e Berlino. La decisione è attesa entro l'estate.
"Pensiamo che questa città abbia le carte in regola per
ospitare un'autorità europea di così alto profilo" spiegano il
presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino
Stefano Lo Russo. Tra i punti di forza della candidatura ci sono
le due sedi proposte: la Curia Maxima, in via Corte d'Appello, e
il Palazzo della Regione, in piazza Castello. Entrambe offrono
una superficie di oltre 10mila metri quadrati per ospitare circa
400 persone, come richiesto dai requisiti per la candidatura.
"Confidiamo che il governo faccia diventare quella di Torino
la candidatura italiana per l'Europa. Sarebbe una conquista
molto importante con circa 600 funzionari europei che
arriverebbero in pianta stabile a Torino e porrebbe la città al
centro di una ulteriore dinamica europea" spiega Lo Russo.
"Torino è la sede ideale per ospitare l'Authority e quanti ci
lavoreranno. È una vocazione che il territorio ha con la
presenza di un colosso bancario come Intesa Sanpaolo che ha
posizionato la sua cybersicurezza nella sede di Torino a
testimonianza della cultura di legalità che c'è qui", sottolinea
Cirio.
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