"Le Cesarine si alimentano di
finanziamenti sospetti, dal 2004 si spacciano come startup,
utile per defiscalizzare capitali, ed hanno anche ricevuto fondi
pari 1,8 milioni di euro dal Ministero delle Politiche agricole
nel 2008. Oggi si spacciano come home restaurant diffondendo
disinformazione. Nessuna delle Cesarine è in possesso della
Comunicazione in Questura, e violano il bollettino Antitrust del
2017 che vieta a noi piattaforme di operatori di settore a
trattenere i soldi anticipatamente e nascondere i dati dei
propri associati". Lo sostiene l'imprenditore Gaetano Campolo,
ceo della
Home Restaurant Hotel srl, con oltre 800 Home Restaurant in 156
città "tutti in regola con la comunicazione in Questura".
L'intervento di Campolo in seguito alla partecipazione delle
Cesarine al 'Carpionato' promosso dall'associazione Astigiani.
"Il sistema Cesarine - prosegue Campolo - reca danno non solo
al settore Home Restaurant ma anche a quello ristorativo. Siamo
in possesso di prove che le Cesarine ospitavano in zona
Arancione (durante la pandemia Covid, ndr) mentre ristoratori
venivano multati, da noi denunciate al tribunale di Bologna con
il risultato che secondo il giudice non facciamo parte dello
stesso settore. Eppure oggi Cesarine si promuovono liberamente
ed illecitamente come attività di Home Restaurant nel silenzio
più totale del sistema lobbistico. Chiediamo - aggiunge CampoLO-
una Legge per il settore Home Restaurant, ci rivolgiamo al
Governo Meloni affinché intervenga quanto prima contro questo
sistema che sta soffocando un intero settore e compromettendo lo
sviluppo della startup Home Restaurant Hotel srl in
150 Paesi al mondo"
Riproduzione riservata © Copyright ANSA