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A 'Luca Sforzini Arte' Fondo e Archivio del futurista Mazza

A 'Luca Sforzini Arte' Fondo e Archivio del futurista Mazza

Collezione destinata al Castello di Castellar Ponzano a Tortona

TORTONA, 27 giugno 2024, 16:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'intero Fondo e Archivio del futurista Armando Mazza (Palermo 1884 - Milano 1964) - con Tavole Parolibere, manoscritti inediti, fotografie, corrispondenza con i più grandi protagonisti del movimento, della politica e del giornalismo tra le due guerre mondiali, disegni, bozzetti e libri - è stata ceduta dall'ultima erede dell'artista a Luca Sforzini Arte.
    L'intera collezione è destinata al Castello Sforzini di Castellar Ponzano, nel Tortonese in provincia di Alessandria, dove già sono collocate la scrivania e la poltrona del futurista pavese Angelo Rognoni (cui sedette Filippo Tommaso Marinetti) e il Fondo di manoscritti e dattiloscritti Rognoni, già acquisito.
    Armando Mazza è stato indiscusso protagonista della prima stagione del Futurismo fin dagli albori, apprezzato poeta parolibero, poi importante giornalista e poeta di intenso lirismo. A Parigi conosce Amilcare Cipriani e collabora con istituti di propaganda culturale; a New York con lo scultore e scrittore Onorio Ruotolo fonda la rivista 'La Nuova Italia' per dare voce agli italiani immigrati e alle esigenze di rinnovamento in campo artistico. Dal 1923 al '25 è vicedirettore de 'L'Impero', direttore del settimanale milanese 'La Grande Italia', condirettore del Giornale del Veneto e corrispondente politico dalla capitale della Gazzetta di Venezia.
    Dal primo ottobre 1926 all'8 gennaio '28 guida L'Arena di Verona', poi il Giornale di Genova, Cronaca prealpina di Varese, dal 16 novembre 1937 al 7 novembre 1940 il Resto del Carlino.
   
   

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