Notte e mattinata di lavori a
Torino per preparare al meglio gli ultimi chilometri e l'arrivo
della terza tappa del Tour de France, che ha preso il via sabato
da Firenze. Un lungo rettilineo, in corso Unione Sovietica, dove
è posizionato anche lo striscione dell'ultimo chilometro, e poi
un altro più breve, dopo una curva a 90 gradi, per quello che,
sulla carta, dovrebbe essere uno spettacolare arrivo in volata,
a poche decine di metri dall'Inalpi Arena, dove è allestita la
sala stampa, e dello stadio Olimpico Grande Torino. E proprio il
piazzale 'Grande Torino' e il viale vicini sono invasi da decine
e decine di mezzi dei media accreditati, degli sponsor e degli
ospiti.
Nell'ultracentenaria storia della 'Grande Boucle', come è
chiamato il Tour, il capoluogo piemontese ha ospitato già tre
volte l'arrivo di una tappa, nel 1956, 1961 e 1966.
La tappa con arrivo a Torino parte da Piacenza e
nell'Alessandrino, rendendo omaggio al Campionissimo Fausto
Coppi sui Colli Tortonesi.
Il ritorno dopo 57 anni del Tour a Torino ha creato tanta
attesa tra gli appassionati di ciclismo di tutte le età e
curiosità tra i torinesi, due mesi scarsi dopo l'arrivo della
prima tappa del Giro d'Italia, partita dalla Reggia di Venaria.
Con la chiusura, già da ieri sera, di alcune delle strade
degli ultimi chilometri della tappa, questa mattina si sono
create code nel traffico cittadino. Qualche protesta ale fermate
di bus e tram per le corse deviate e l'assenza di cartelli ad
hoc che indicassero i percorsi provvisori delle linee dei mezzi
pubblici.
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