È totalmente incapace di intendere
e di volere ma è socialmente pericoloso il trentunenne tunisino
che il 16 ottobre 2023 fu arrestato a Torino vicino alla
sidegoga di San Salvario mentre brandiva un coltello urlando
'Allah u akbar'. Lo ha stabilito un giudice del tribunale, che
stamani, nel pronunciarsi per l'assoluzione, ha disposto la sua
trattenimento in una Rems (struttura sanitaria residenziale per
persone affette da patologie psichiatriche) e una rivalutazione
delle sue condizioni una volta ogni sei mesi. Dagli accertamenti
è emerso che l'uomo soffre di deliri a sfondo religioso. A suo
carico era stata formulata un'accusa di resistenza a pubblico
ufficiale aggravata dalla finalità terroristica.
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