Commemorazione oggi a
Quargnento e Alessandria dei tre vigili del fuoco, Antonino
Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo, morti nello scoppio di
un cascinale il 5 novembre 2019 provocato a un innesco alle
bombole di gas per mano di Giovanni Vincenti. L'uomo è stato
condannato, in concordato, a 27 anni per omicidio volontario con
dolo eventuale. La moglie Antonella Patrucco a 26 e 11 mesi.
Entrambi sono stati condannati a 4 anni per truffa
all'assicurazione, crollo e lesioni agli altri 3 soccorritori
feriti. Solo Vincenti anche a 6 mesi per calunnia nei confronti
di un vicino e a 1 anno e 3 mesi per frode all'assicurazione sul
mutuo per l'acquisto del cascinale.
Questa mattina Quargnento ha ricordato le tre vittime alla
presenza di familiari e autorità, posato un mazzo di fiori nella
vicina piazzetta loro intitolata; nella sede del Comando
provinciale identico omaggio alla lapide dedicata. Nel tardo
pomeriggio in Cattedrale ad Alessandria un'altra celebrazione
"Sono caduti nell'adempimento del loro dovere. Hanno amato -
ha ricordato don Augusto Piccoli, cappellano Vigili del Fuoco,
concelebrante con il parroco don Mario Bianchi - la divisa che
indossavano con orgoglio e onore. Il loro ricordo è sempre vivo
nei nostri cuori, tutti i giorni".
"Cuori ancora sofferenti e feriti. - ha aggiunto il sindaco
Luigi Benzi, anche presidente della Provincia - E' un dovere
delle istituzioni ricordare questa tragedia, affinché non capiti
mai più". Una "tragedia assurda e impossibile da accettar"e per
Giorgio Abonante, primo cittadino di Alessandria, "nella
speranza che l'abbraccio della nostra intera comunità possa
alleviare, almeno un poco, il dolore di familiari, amici,
colleghi".
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