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Ucciso in falegnameria, un indagato per la pistola nascosta

Ucciso in falegnameria, un indagato per la pistola nascosta

Suicidio o colpo accidentale secondo la Procura, ma l'arma sparì

CUNEO, 05 novembre 2024, 12:24

Redazione ANSA

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A un anno dalla morte di Klaudio Myrtaj a Vernante, nel Cuneese, gli inquirenti escludono che si sia trattato di omicidio. Si apprende però che già da tempo c'è un indagato, la persona che deteneva la pistola da cui partì il proiettile. Myrtaj, albanese di 34 anni, lavorava nell'azienda edile di un cugino a Caraglio, ma arrotondava aiutando un falegname vernantino.
    Proprio nel garage che ospita la falegnameria, uno spazio ricavato nel cortile interno del municipio, l'uomo fu rinvenuto agonizzante nel pomeriggio di sabato 4 novembre 2023: sarebbe morto poche ore dopo. Già all'indomani della tragedia gli inquirenti avevano parlato di un colpo sparato male.
    Un suicidio o un incidente, conferma oggi il procuratore, sulla scorta delle perizie fornite dal consulente balistico Stefano Conti e dal Centro antidoping di Orbassano (Torino).
    Resta però il fatto che l'arma non venne trovata nella prima perquisizione e ricomparve sulla scena solo un paio di giorni dopo. Si tratta di una pistola calibro 22, con un silenziatore artigianale. La questione, sollevata di recente dall'avvocato che difende la fidanzata di Myrtaj, è all'attenzione della Procura, che ipotizza una possibile detenzione illegale.
   

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