Un 'decano' del giornalismo
sportivo e un campione delle due ruote ad alto tasso di
adrenalina insiene per le Atp Finals di Torino nelle vesti di
commentatori del match Alcaraz-Rublev. Ubaldo Scanagatta e
Vittorio Brumotti sono i protagonisti delle 'telecronache
inconsuete' che Intesa Sanpaolo, host partner della
manifestazione, organizza durante il torneo.
"Non ho mai giocato ma salto la rete con la bicicletta,
questa è la mia esperienza col tennis", ammette Brumotti che si
dice però affascinato da questo sport, "estremamente elegante e
un bell'input per i giovani. L'effetto Sinner poi sta
coinvolgendo sempre di più e non vedo l'ora di vedere sempre più
ragazzini coinvolti".
Sulle Atp Finals si dice piacevolmente stupito, "oltre ogni
mia aspettativa. E' una manifestazione veramente bella, grande e
molto ben organizzata", mentre per la telecronaca confessa di
affidarsi molto al suo "partner in crime, che è una cintura nera
di tennis e in 5 minuti mi ha spiegato tutto".
Un 'doppio' che Scanagatta descrive come "difficile, perché
io conosco poco della bicicletta e lui poco del tennis, ma
l'intesa c'è per la simpatia e il rapporto umano. È piacevole
fare questa cosa insieme anche se lui è imprevedibile". Parlando
del momento del tennis italiano, il giornalista lo definisce
"una meraviglia. Ho seguito il mio primo Roland Garros nel '76
quando vinse Panatta - ricorda - e mi aspettavo di vedere chissà
quanti trionfi del tennis italiano, invece ho dovuto aspettare
quest'anno per il tennis maschile. Sinner è un grande
personaggio, mi piace molto, ho conosciuto tanti campioni ma non
ho mai visto tanta tenerezza ispirata da un campione come sembra
essere capace lui. Dice sempre cose molto umane, umili -
conclude Scanagatta - è vero , non è uno che vuol farsi bello o
fare le pr e questo è bellissimo e piace a tutti".
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