C'erano anche il vicepremier
Antonio Tajani e il ministro della Regione Piemonte Alberto
Cirio, questa mattina, tra i tanti che hanno fatto la spesa per
la Colletta Alimentare, che in Piemonte coinvolge oltre 1.300
punti vendita, con più di 11mila volontari per donare alimenti a
556 organizzazioni che sostengono 112.503 persone in difficoltà.
"Credo sia mio dovere come ministro, come parlamentare, come
cittadino dare una mano a chi ha bisogno - ha detto Tajani - il
governo vuole sostenere tutte queste iniziative in questa fase
di crescita limitata dell'economia, aiutare chi è sotto la
soglia della povertà ma anche chi rischia di andarci. Perciò
anche tutta la manovra economica è concentrata su questo, perché
ci sono anche tanti lavoratori che vivono sotto la soglia della
povertà e noi dobbiamo fare in modo che anche i salari possono
aumentare". "L'iniziativa del Banco Alimentare è notevole e
dobbiamo fare in modo che tutti coloro che operano nella
solidarietà, il nostro straordinario terzo settore, possano
essere messi nelle condizioni di poter fare il meglio
possibile", conclude Tajani.
"Questa spesa - ha affermato Cirio - è la dimostrazione
concreta che, oltre agli impegni e alle parole, ognuno di noi
può fare tanto. A volte chi ha bisogno non osa dircelo e
attraverso iniziative come questa possiamo fare del bene vero,
reale e concreto". Ad accompagnare Tajani e Cirio fra gli
scaffali c'era il presidente del Banco Alimentare del Piemonte,
Salvatore Collarino, che ha sottolineato "l'importanza crescente
di queste giornate, perché la situazione è sempre più difficile,
la povertà non è in diminuzione e, sempre a causa della crisi,
assistiamo anche a una riduzione di donazioni da parte delle
aziende che stanno sempre più attente alla quantità di prodotti
che producono riducendo così la quota di surplus che viene
donata".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA