I piemontesi spendono oltre la metà
dei loro stipendi per l'acquisto di alimentari e carburanti e il
pagamento di bollette energetiche e spese condominiali. Lo
afferma uno studio dell'avvocato Patrizia Polliotto, presidente
del Comitato regionale del Piemonte dell'Unione Nazionale
Consumatori.
"La media in Piemonte è pari a circa 1.174 euro, ovvero il
55% della spesa complessiva. Un dato in calo rispetto al biennio
pandemico, ma certamente più elevato rispetto al periodo pre
Covid", osserva il legale torinese. "Cambia dunque
l'orientamento alla spesa, prediligendo beni di primissima
necessità e trasporti rivolti principalmente all'andirivieni da
luoghi di lavoro e studio".
Nella ripartizione delle voci di costo - secondo la
ricostruzione fatta dall'avvocato Polliotto - "547 euro sono
destinati al cibo, 328 a carburanti di trazione e abbonamenti ai
mezzi pubblici, 299 circa per utilities, condominio e
manutenzione ordinaria delle abitazioni. Una tendenza che può
fare la differenza nelle festività natalizie, riducendo il
potere d'acquisto delle famiglie. A farne le spese - osserva la
presidente del comitato piemontese di Unc - ancora una volta i
piccoli esercenti, già penalizzati dal triste fenomeno della
desertificazione commerciale per l'impossibilità di competere
con web e grande distribuzione".
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