E' una storia della 'Valanga
azzurra', raccontata senza censure, con schiettezza, da leggere
scoprendo aneddoti e curiosità inediti oltre che elementi di
storia dello sci alpino, quella scritta dal giornalista Augusto
Grandi, appassionato e profondo conoscitore delle montagne, con
Giuliano Besson, uno degli interpreti dello squadrone azzurro.
Non il più vincente, ma un personaggio a tutto tondo: il titolo
è 'Giuliano Besson: il ragazzo terribile della Valanga azzurra'.
"Non abbiamo voluto scrivere un'agiografia - spiega Besson
nella prefazione - per questo affidare il racconto ad Augusto mi
è sembrata la scelta giusta. Uno che scrive 'in punta di
accetta', come lo aveva definito un direttore del Tg2 Rai. Uno
che non ha paura di essere feroce. Forse sarebbe stato un ottimo
discesista ma l'importante è che sia uno scrittore onesto e
senza timori".
E allora il racconto si dipana tra piste e 'fuori pista'
"perché - scrive sempre Besson - la storia della Valanga Azzurra
non è stata solo luci sfavillanti. Ci sono state ombre, ci sono
stati errori, ci sono stati comportamenti discutibili. Ho
affidato ad Augusto l'ingrato compito di raccontare tutto
questo. Non per togliermi sassolini o macigni dalle scarpe, ma
per lasciare una testimonianza onesta di ciò che è stato. Da
lasciare a chi ci ha applaudito in quegli anni, a chi adesso
vuole conoscere la verità su quegli anni, ai miei figli ed ai
nipoti che arriveranno".
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