Il Consiglio regionale del Piemonte
ha approvato all'unanimità una legge per la promozione degli
enti del terzo settore proposta dal Pd, prima firmataria Monica
Canalis. Il via libera è frutto di un lungo lavoro di mediazione
con la maggioranza, in particolare con gli assessori Chiara
Caucino e Maurizio Marrone.
"Il terzo settore - ha affermato Canalis - non è un tema di
parte, ma una ricchezza trasversale, in una Regione che vanta un
patrimonio storico e un numero particolarmente alto di
organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione
sociale, cooperative, società di mutuo soccorso, fondazioni ed
enti filantropici. Il terzo settore piemontese ha prodotto
esperienze straordinarie di innovazione sociale, come la
formazione professionale, l'affido familiare, l'assistenza
domiciliare per persone non autosufficienti con fondi sanitari.
Con questa legge si auspica uno scatto in avanti nella direzione
dell'amministrazione condivisa tra pubblica amministrazione e
terzo Settore, intesi come alleati e partners e non come
antagonisti. C'è molto da fare, se pubblica amministrazione e
terzo settore lo faranno insieme, avranno più successo".
"Normare questo ambito - ha agginto il consigliere dem
Maurizio Marello, relatore del provvedimento - non è stato
semplice. Se da un lato la normativa nazionale ha cercato di
stanare i furbetti ansiosi di entrare in questo mondo pur non
avendone i requisiti per approfittare delle agevolazioni di tipo
fiscale, dall'altro talvolta si è forse eccessivamente
appesantito il carico sulle spalle del settore. Con questa legge
noi abbiamo monitorato la normativa piemontese, diversa da
territorio a territorio, cercando poi di fare chiarezza e
semplificare. L'obiettivo finale è dare il giusto riconoscimento
al lavoro fatto da questi mondi e riconoscerlo sul piano
regionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA