TORINO - La Compagnia di San Paolo ha investito 57 milioni di euro in dieci anni per l'housing sociale. Si tratta di progetti realizzati con una funzione sociale in quartieri simbolo di Torino, come Porta Palazzo e San Salvario. Sono nati per aiutare chi è in difficoltà: famiglie che vivono una situazione di vulnerabilità sociale ed economica, singoli genitori, persone che cercano una casa temporanea, stranieri, studenti. Abitazioni in cui si vive per un periodo limitato, realizzate con attenzione all'estetica e cura del particolare. Hanno spazi comuni per i servizi e il tempo liberi. L'idea è quella di evitare che diventino ghetti in cui le persone si sentano sole, ma favorire anche grazie a un mix sociale la convivenza e l'integrazione.
La Compagnia presenterà i numeri e i progetti venerdì, presso l'Auditorium Vivaldi a Torino, nella tavola rotonda "Il Programma Housing della Compagnia di San Paolo presenta i risultati di 10 anni di attività e le sue prospettive future". Dopo i saluti istituzionali di Sonia Schellino, assessore comunale al Welfare, Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte e Piero Gastaldo, segretario generale della Compagnia di San Paolo, ci sarà il dibattito, moderato da Luca Mercalli, con Antonio Tosi, professore di Sociologia urbana e Politiche della casa della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e l'architetto Simone Sfriso di Tamassociati, agenzia che ha curato il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia.
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