L'Ato 2 Ancona e Viva Servizi hanno ottenuto un finanziamento di oltre 14 milioni di euro da un bando del Pnrr per la ricerca di perdite di acqua e l'efficientamento della rete idrica.
La dispersione della rete idrica del territorio dell'Ato 2 è del 36,22%, inferiore sia al Centro Italia (46%), sia alla media nazionale (39%).
Un dato che
"potrà essere ulteriormente migliorato - secondo il sindaco di
Ancona Valeria Mancinelli - icon l'opportunità di investimento
offerta dai fondi Pnrr. E' un tema di civiltà, oltre che di
risparmio, e soprattutto di sostenibilità ambientale".
Mancinelli sottolinea come "i vantaggi del Pnrr possano essere
valorizzati al massimo con una politica di rete che investe non
solo la governance del Comune, ma un sistema più allargato di
sinergie e in questo modo consente di affrontare tutti i nodi
strategici del governo del territorio". Moreno Clementi,
direttore generale di Viva Servizi, ha annunciato che i 14
milioni di euro saranno investiti "per una serie di attività di
studio, monitoraggio e lavori di ammodernamento e rifacimento
della rete idrica che consenta di raggiungere entro il 31
dicembre 2025 un grande risultato: scendere dal una dispersione
del 36% al 23,4%, abbattendola di un terzo". Il progetto
prevede la ricognizioni delle reti idriche, il collocamento di
sensori (verifica portata, pressione, qualità dell'acqua),
analisi e controllo con la telelettura e l'istallazione di nuovi
contatori, la distrettualizzazione della rete con la creazione
di 83 distretti che favoriranno un maggiore controllo e
soprattutto il rifacimento dei tratti più critici, causa della
maggiore dispersione. Il 90,6% della popolazione servita è
allacciato alla rete fognaria ed il servizio depurazione copre
l'85% della popolazione. Saranno 26 i km di rete interessati dal
rifacimento nei Comuni di Ancona, Falconara, Jesi, Senigallia,
Fabriano, Sassoferrato, Matelica, Cerreto d'Esi ed Esanatoglia
ed oltre 400 punti presa. Il progetto prevede l'applicazione di
tecniche di sostituzione trenchless (senza scavi) e l'utilizzo
nei punti di presa di nuovi materiali come acciaio inox (già
sperimentati in Giappone e Corea) che assicurano una maggiore
longevità.
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