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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
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Politica - "Seduta pomeridiana del Consiglio regionale dedicata all'esame di diverse Mozioni"
(Arv) Venezia 25 set. 2019 - Durante la seduta pomeridiana del Consiglio regionale, sono state illustrate e votate diverse Mozioni e una Risoluzione.
Via libera all’unanimità alla Mozione n. 437, presentata dai consiglieri Cristina Guarda (CpV) e Andrea Zanoni (PD), “La Regione Veneto solleciti il Ministero dell’Ambiente per l’urgente introduzione di limiti nazionali concernenti tutte le sostanze perfluoroalchiliche”. Sono intervenuti l’Assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, e i consiglieri Ruzzante (LeU) e Brusco (M5S).
Votata all’unanimità la Mozione n. 473, presentata dai consiglieri Piero Ruzzante (LeU) e Patrizia Bartelle (IIC), “Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo” (George Santayana). La Giunta regionale intervenga presso il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca affinché provveda a ripristinare il tema storico negli scritti degli esami di maturità”. La Mozione è stata appoggiata dagli interventi dei consiglieri Rizzotto (ZP), Salemi (PD), Dalla Libera (VU). Per Guadagnini (Siamo Veneti) e Ruzzante (LeU), “è importante che i ragazzi conoscano la storia locale, in primis quella della Serenissima, ma anche quella del Novecento, spesso trascurata”.
Invece, è stata respinta a maggioranza la Mozione n. 454, presentata dai consiglieri Patrizia Bartelle (IIC) e Piero Ruzzante (Leu), “La Regione del Veneto vieti l'impiego del bentazone”. Il consigliere Gerolimetto (ZP), a nome del Gruppo, ha dichiarato “contrarietà alla Mozione, in quanto è giusto non esagerare con le precauzioni per non mettere in difficoltà il settore dell’agricoltura”.
Via libera all’unanimità alla Mozione n. 104, presentata dai consiglieri Patrizia Bartelle (IIC), Erika Baldin, Jacopo Berti, Manuel Brusco e Simone Scarabel (M5S), “La Regione si faccia promotrice contro lo spreco alimentare”.
Respinta a maggioranza la Mozione n. 139, presentata dai consiglieri Patrizia Bartelle (IIC) e Andrea Zanoni (PD), “Il diritto alla riservatezza delle diagnosi mediche sia esteso alle ricette bianche”.
Votata a maggioranza, senza voti contrari, la Mozione n. 486, presentata dai consiglieri Massimo Giorgetti, Massimiliano Barison e Sergio Antonio Berlato (FdI), “La Regione utilizzi le norme di affidamento degli appalti per favorire le imprese locali”, che “obbliga la Regione – spiega Giorgetti - quando ne ricorrano le condizioni, ad applicare, appunto, le norme di affidamento degli appalti”.
Via libera a maggioranza, senza voti contrari, alla Mozione n. 506, presentata dai consiglieri Stefano Casali, Andrea Bassi e Fabiano Barbisan (CDV), Maurizio Colman (LN), Maurizio Conte (VpA), Pietro Dalla Libera (VU), l’Assessore Elena Donazzan, Nicola Finco (LN), Luciano Sandonà (ZP) e Stefano Valdegamberi (Tzimbar Earde), “La Giunta regionale si attivi per creare nel Triveneto una Multiutility per la gestione ed erogazione dei servizi elettrici e gas e lo sviluppo di infrastrutture digitali integrate”.
Francesca Zottis (PD) ha dichiarato l’astensione del Gruppo in quanto “manca un’analisi puntuale che giustifichi i vantaggi per l’istituzione di una Multiutility, per ora condivisibile solo in linea di principio”. Per Ruzzante (LeU) “è opportuno ragionare in ordine all’istituzione di una Multiutility allargata, tuttavia, almeno all’area del Nord Est”. Secondo Nicola Finco “bisogna superare le logiche di campanile, per questo sono sempre stato favorevole alle fusioni. Ora non funziona più la logica del ‘il piccolo è bello’. Partendo dai territori, dobbiamo far capire ai nostri Sindaci quale sia la soluzione migliore. A livello personale, penso che si debba arrivare a creare una realtà unica a livello regionale, per valorizzare le nostre risorse”. Per Guadagnini (Siamo Veneti) “questa Mozione arriva tardi, il tempo massimo è abbondantemente scaduto, in Veneto da 20 anni è mancata una guida politica in grado di affrontare e vincere le grandi sfide economiche”.
Votata all’unanimità la Mozione n. 507, presentata dai consiglieri Nicola Finco (LN), Fabiano Barbisan (CDV), Maurizio Colman (LN), Franco Gidoni (LN), Luciano Sandonà, Alberto Semenzato e Alberto Villanova (ZP), “Sistema MO.S.E.: non si può disperdere il prezioso patrimonio di esperienze e capacità dei lavoratori mettendo a rischio la salvaguardia e tutela dell’ecosistema della Laguna di Venezia”. La Mozione è stata presentata dal Capogruppo della Lega a palazzo Ferro Fini, Nicola Finco, che ha sottolineato l’importanza di “tutelare i lavoratori impiegati nel sistema MOSE”. Voto favorevole dichiarato anche dal consigliere Bruno Pigozzo (PD), “con la raccomandazione rivolta alla Regione di istituire una Autority. Va valorizzata la professionalità dei lavoratori che hanno acquisito importanti abilità nel settore, nell’interesse della laguna veneta”.
Via libera all’unanimità alla Mozione n. 512, presentata dai consiglieri Claudio Sinigaglia, Graziano Azzalin, Bruno Pigozzo, Orietta Salemi, Andrea Zanoni e Francesca Zottis (PD), “Linfedema, la Regione applichi le linee guida nazionali e garantisca cure adeguate”. La Mozione è stata presentata da Bruno Pigozzo, che ha sollecitato “l’applicazione di un Protocollo di interventi per la cura del Linfedema”.
Votata all’unanimità la Mozione n. 464, presentata dalla consigliera Giovanna Negro (VcA), “La Regione del Veneto sia per la timbratura delle uova a sostegno dei piccoli produttori e dei consumatori”, per la valorizzazione “di questa importante filiera produttiva”.
Votata a maggioranza la Mozione n. 508, presentata dalla consigliera Erika Baldin (M5S), “Area ‘Falconera’ a Caorle: la Regione del Veneto si attivi con lo Stato per la sua sdemanializzazione”. La consigliera ha ricordato come “anche per altre aree è stato avviato, in modo trasversale, l’iter per la loro sdemanializzazione, per tutelare gli interessi della popolazione residente e sostenere le attività produttive locali”. Cauta in merito la posizione del consigliere Berlato (FdI/MCR) per il quale “prima della privatizzazione delle aree, sarebbe necessario valutare bene tutti i pro e contro”, posizione appoggiata da Franco Gidoni (LN). Sulla questione è intervenuto il Vice Presidente della Giunta regionale Gianluca Forcolin, per il quale “l’area Falconera è molto bella ed è da preservare assolutamente. Non ci sarà nessuna cementificazione, lo garantisco, e la Regione si è già attivata per mettere ordine a una situazione caotica e rilanciare così quel territorio, in primis sotto l’aspetto turistico. Siamo d’accordo alla sdemanializzazione dell’area, ma solo previo accordo tra tutte le Istituzioni coinvolte”.
Respinta a maggioranza la Mozione n. 484, presentata dai consiglieri Piero Ruzzante, Patrizia Bartelle e Cristina Guarda (Veneto 2020), “La Giunta regionale intervenga per garantire le prospettive occupazionali degli insegnanti di terza fascia”. La Mozione è stata presentata dal consigliere Ruzzante che ha evidenziato “la necessità di valorizzare gli insegnanti di terza fascia, anche allargando la maglia dei concorsi”. La Mozione è stata sostenuta dalla consigliera Salemi (PD), che tuttavia ha ricordato come “essa sia di fatto già stata superata con l’attivazione del Ministro dell’Istruzione che ha annunciato il concorso”.
Via libera all’unanimità la Mozione n. 503, presentata dai consiglieri Cristina Guarda, Patrizia Bartelle e Piero Ruzzante (Veneto 2020), “La Regione Veneto si faccia promotrice delle istanze di ANFFASS presso il Governo e ne garantisca la realizzazione a livello regionale”.
Votata all’unanimità la Risoluzione n. 116, presentata dai consiglieri Stefano Casali, Fabiano Barbisan e Andrea Bassi (CDV), “Stop agli atteggiamenti antisportivi. Le Olimpiadi e le manifestazioni sportive internazionali siano apolitiche. I Governi che intervengono condizionando i proprio atleti siano esclusi dagli eventi mondiali”, presentata dal consigliere Casali che ha ricordato come “già ai tempi dell’Antica Grecia i giochi venivano interrotti di fronte a comportamenti antisportivi”.
Via libera all’unanimità alla Mozione n. 527, presentata dai consiglieri Piero Ruzzante, Graziano Azzalin, Erika Baldin, Patrizia Bartelle, Jacopo Berti, Anna Maria Bigon, Manuel Brusco, Nicola Ignazio Finco, Stefano Fracasso, Franco Gidoni, Cristina Guarda, Orietta Salemi, Simone Scarabel e Marino Zorzato, “Fondo archivio processuale del Vajont: dopo 56 anni le carte rimangano presso gli archivi di Stato di Belluno come forma di risarcimento etico”. Per Ruzzante, che ha illustrato la Mozione, “è importante mantenere in Veneto il materiale archivistico sul Vajont, al fine di mantenere viva la memoria di questa immane tragedia che continua a insegnare molto anche oggi”. La Mozione è stata sottoscritta da tutte le Forze politiche rappresentate in Consiglio regionale.
Votata a maggioranza, senza voti contrari, la Mozione n. 346, presentata dal consigliere Maurizio Conte (VpA/FI)), “Garantiamo il diritto all’assistenza del malato in reparto da parte di un familiare uomo o donna”. La consigliera Rizzotto (ZP) ha chiesto di “modificare il ‘diritto all’assistenza’ con il ‘diritto all’accudimento’, per poterla votare”.
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