Dall'impennata delle denunce di
infortuni delle donne per effetto del Covid, alle aggressioni ai
danni delle operatrici sanitarie, fino all'incidenza femminile
più alta nei disturbi psichici, ad esempio per mobbing. L'Inail
pubblica un dossier donne in occasione della Giornata
internazionale dell'8 marzo, per descrivere il fenomeno
infortunistico al femminile e "riaffermare con forza anche
l'esigenza di un'appropriata formazione sui temi della tutela
differenziata nei luoghi di lavoro", come affermano le
consigliere di amministrazione Teresa Armato e Francesca Maione
nella prefazione. Il 3% di tutti gli infortuni femminili
avvenuti in occasione di lavoro e riconosciuti dall'Inail
riguarda aggressioni o violenze, da parte per esempio di
pazienti o loro familiari nel caso delle operatrici sanitarie,
da studenti e parenti nel caso delle insegnanti, fino alle
rapine in banca e negli uffici postali. Tra le lavoratrici
aggredite, oltre il 60%, si legge, svolge professioni sanitarie
e assistenziali.
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