"Sappiamo, in base ai dati elaborati
dall'Istat, che il 15,1% delle donne disabili in età lavorativa
è in cerca di occupazione: sono circa 50.000 donne, per lo più
di giovane età, che vorrebbero contribuire all'economia
nazionale partecipando attivamente al mercato del lavoro, ma che
vengono praticamente respinte". A sostenerlo il presidente
dell'Anmil, l'Associazione invalidi sul lavoro, Zoello Forni,
che ricorda come, poi, vi siano anche altre donne che "hanno
perso il proprio compagno di vita a causa di un infortunio sul
lavoro, o di una malattia professionale". In mattinata, nella
nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari, presso la Camera
dei deputati, si è tenuto un confronto con esperti e istituzioni
su sicurezza, lavoro e inclusione di genere con l'obiettivo,
recita una nota dell'Anmil, di soffermarsi, oggi, 8 marzo, "su
uno degli aspetti più importanti per l'indipendenza,
l'inclusione e la valorizzazione personale delle donne, quale è
il loro inserimento nel mondo del lavoro", soprattutto perché la
condizione di chi è portatrice di disabilità "risulta essere
fortemente peggiorata negli ultimi anni e, in particolar modo,
dopo la pandemia da Covid-19".
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