"Famiglie e imprese hanno bisogno di
un fisco agile, che non sia di freno e ostacolo alla crescita.
Questa delega fiscale è l'occasione per cambiare rotta, dopo 50
anni di burocrazia e farraginosità che hanno fatto dell'Italia
uno degli Stati più complicati al mondo. La complicazione grava
su tutti come una tassa occulta e non contrasta l'evasione: come
Lega e centrodestra si va nella direzione di un fisco semplice,
gradualmente meno esoso, che faccia la pace con il
cittadino/contribuente".
Così Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle
Imprese e del Made in Italy, e Alberto Gusmeroli, presidente
della commissione Attività produttive della Camera e co-relatore
della delega fiscale, intervenendo al convegno 'La riforma
fiscale', promosso dall'ordine dei Dottori Commercialisti ed
Esperti contabili di Civitavecchia, Università della Tuscia,
Commercialista Telematico e Fondazione Cassa di Risparmio di
Civitavecchia.
"2.100.000 partite iva aperte dimostrano come il successo dei
regimi cedolari sia quello di pagare meno tasse con un sistema
più semplice. Un Paese con 1500 adempimenti annui, 200 solo nel
mese di agosto, ha il freno a mano tirato: con gli emendamenti
presentati alla delega vogliamo migliorare un testo che
riequilibra finalmente il rapporto fra cittadino e fisco. Lotta
agli sprechi, per esempio con l'abolizione delle microtasse il
cui gettito è inferiore al costo di gestione; rateizzazione
dell'acconto di novembre all'anno successivo, senza costo per lo
Stato; mini flat-tax estesa a società di persone e studi
associati per giovani fino ai 35 anni; graduale abolizione dello
split payment, del reverse charge e della normativa sulle
società di comodo; sospensione dei termini in caso di istanza in
autotutela; superammortamento dei costi del personale per dare
impulso a occupazione e crescita; nessuna riforma del Catasto e
altre tasse sulla Casa e molto altro. L'Italia - concludono
Bitonci e Gusmeroli - cresce se i cittadini possono dedicarsi
meno ad adempimenti, più al loro core-business".
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