Le università "sono il vivaio delle
professioni" e, partendo da tale presupposto, "nei giorni scorsi
ho incontrato il collega presidente della Cassa dottori
commercialisti (Cdc) Stefano Distilli, con cui, dopo esserci
confrontati su cosa fare per incrementare l'attrattività della
nostra professione, abbiamo raggiunto un'intesa", pertanto
"partirà a stretto giro un percorso per una formazione chiara e
specifica" negli atenei, finalizzato a "far capire agli studenti
cosa fa il commercialista". Ad esprimersi così il presidente del
Consiglio nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio, durante
un dibattito al Festival dell'economia di Trento, aggiungendo
che l'iniziativa includerà anche "la disponibilità degli studi
ad accogliere gli studenti".
Poco prima di de Nuccio, la numero uno dell'Ordine dei
commercialisti di Trento Raffaella Ferrai ha parlato
dell'esempio dell'università della sua città, laddove nella
facoltà di Economia è avvenuta la "revisione di un corso di
laurea, che partirà in autunno, per formare i professionisti
aziendalisti", con l'obiettivo, ha precisato, di "supportare le
scelte fondamentali dell'impresa per la sua crescita. Il nostro
ruolo - ha scandito ancora Ferrai - è stato, nel tempo, depresso
dal proliferare degli adempimenti". E, all'interno del corso
accademico, ha concluso, "stiamo anche strutturando un percorso
nel quale alcuni colleghi possano portare agli studenti le loro
testimonianze" professionali, per raccontare al meglio le
caratteristiche dell'attività svolta dagli esponenti della
categoria economico-giuridica.
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