Dall'istituzione del Garante
nazionale del contribuente, alla richiesta di abrogazione del
contributo per l'ammissibilità delle istanze di interpello,
dall'estensione del regime forfettario ai redditi di
partecipazione in società di persone e associazioni, alla
possibilità, in via opzionale, di determinare con criteri di
cassa il reddito delle società tra professionisti: sono alcune
delle proposte di modifica della delega fiscale del Consiglio
nazionale dei commercialisti che "sono state presentate" dai
deputati e di cui "si auspica un loro definitivo accoglimento".
Lo si legge in una nota dei vertici della categoria che
maggiormente hanno dialogato con governo e Parlamento sulla
riforma tributaria ora all'esame della Camera, ossia il
presidente nazionale Elbano de Nuccio e il Consigliere tesoriere
delegato alla fiscalità Salvatore Regalbuto.
I commercialisti, si legge, dunque, ringraziano i
parlamentari che hanno presentato uno, o più degli emendamenti
predisposti dal Consiglio nazionale, ovvero Enrica Alifano
(M5s), Alberto Bagnai (Lega), Fabrizio Benzoni (Azione-Iv),
Andrea Caroppo (Fi), Laura Cavandoli (Lega), Giulio Centemero
(Lega), Saverio Congedo (FdI), Mauro D'Attis (Fi), Andrea de
Bertoldi (FdI), Mauro Del Barba (Azione-IV), Gianmauro Dell'Olio
(M5s), Vito De Palma (FI), Emiliano Fenu (M5s), Francesco Filini
(FdI), Naike Gruppioni (Azione-Iv), Giorgio Lovecchio (M5s),
Luigi Marattin (Azione-Iv), Mariangela Matera (FdI), Nicole
Matteoni (FdI), Stefano Giovanni Maullu (FdI), Angela Raffa
(M5s), Francesco Maria Rubano (FI), Marta Schifone (FdI), Giulio
Cesare Sottanelli (Azione-Iv), Bruno Tabacci (Pd) e Guerino
Testa (FdI).
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