''Io sono un giurista di serie B,
ma onestamente l'ottavo decreto sull'Ilva mi fa riflettere. La
sospensione degli effetti di un sequestro preventivo che mira ad
evitare che il reato sia portato ad ulteriori conseguenze, senza
un intervento di controllo da parte della magistratura stessa è
duro da far passare davanti alla Corte Costituzionale''. Lo ha
sottolineato il neopresidente della Regione Puglia Michele
Emiliano nel corso della prima riunione di giunta che si sta
svolgendo a Taranto.
''Vi dico subito - ha precisato Emiliano - che la Regione
Puglia con il suo ufficio legale suggerirà al governo quelle
modifiche del decreto, che non tengono però il posto del dialogo
interistituzionale. I poteri dello Stato tra di loro non
dialogano facilmente, questo lo so bene perchè sono tripartiti e
tendenzialmente stagni, ma le procure della Repubblica sono
costruite in un modello nel quale ogni sostituto è arbitro del
proprio lavoro. Io ho la certezza, avendo una buona
interlocuzione sia col governo che con la magistratura di
Taranto, della buona fede di ciascuno. Ma credo - ha osservato
ancora Emiliano - che ciascuno sia convinto che le altre parti
invece lavorino senza la sufficiente buona fede. Questo è
intollerabile, è impossibile da sopportare per la nostra
comunità''.
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