"L'Eni potrebbe essere l'acquirente ideale dell'Ilva di Taranto", perché "si passerebbe dal carbone al gas per l'alimentazione della fabbrica. Così facendo le emissioni di CO2 si abbasserebbero del 60 per cento e quelle della diossina sarebbero abbattute addirittura del 100 per cento". Lo dice a Repubblica il governatore della Puglia, Michele Emiliano.
"La verità è che lavoro per decarbonizzare la Puglia, dove sbarcherà dall'Azerbaigian il metanodotto di Tap. Ne ho parlato a Parigi, alla conferenza sul clima", spiega. "Occorre cambiare registro. E puntare sul gas per evitare che Ilva chiuda rovinosamente. I nuovi impianti avrebbero un costo accettabile e nel momento in cui entreranno in funzione nel giro di dieci anni, i vecchi altiforni diventerebbero un brutto ricordo. Per l'Eni sarebbe un affare, secondo me". "Il premier Renzi insieme col sottosegretario De Vincenti e il ministro Guidi, devono avere fiducia nel sottoscritto. A mio parere, ci stanno pensando. La mia non è una sfida, ma una proposta di collaborazione". "Non ho avuto contatti con la multinazionale, comunque ho l'impressione che sia favorevole a questo progetto", precisa.
L'alternativa è che "qualche privato metterà le mani sull'Ilva solo per smontarla e ricavarne vantaggi economici.
Perché mai nessuno comprerebbe un'azienda che cade a pezzi e che ha bisogno del carbone per funzionare".
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