Il prossimo 8 aprile il gup del tribunale di Bari deciderà se Regione Puglia e 18 lavoratori delle Ferrovie del Sud Est potranno costituirsi parte civile nell'udienza preliminare per l'eventuale rinvio a giudizio di sette persone in relazione a presunte truffe per complessivi 22 milioni di euro per l'acquisto di 52 vagoni (27 nuovi e 25 ristrutturati). La richiesta di costituzione delle parti civili è stata avanzata lo scorso 16 febbraio, inizio dell'udienza preliminare. Le Ferrovie del Sud Est, come indicato in una relazione del commissario, Andrea Viero, nominato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti il 12 gennaio scorso, è un'azienda pubblica seppellita da una marea di debiti, quantificati in circa 311 milioni di euro. La relazione è stata inviata ieri al ministero.
Nell'inchiesta giudiziaria sull'acquisto di vagoni 'd'oro' il pm Isabella Ginefra contesta agli imputati il reato di concorso in truffa aggravata transnazionale per fatti risalenti al periodo compreso fra il 2006 e il 2012. Rischiano il processo Luigi Fiorillo, già amministratore unico e legale rappresentante di Ferrovie Sud Est, Carlo Beltramelli e Marco Mazzocchi, rispettivamente procuratore speciale e rappresentante legale della società polacca 'Varsa Sp. Z.o.o.' di Varsavia, Nicola Alfonso, responsabile tecnico di Ferrovie Sud Est, Giuseppe Fiaccadori, rappresentante legale di 'Railconsulting srl' di Marmirolo (Mantova), Tomasz Zaboklicki e Zygfryd Franciszek Zurawski, rispettivamente presidente e membro del Direttorio della società polacca 'Pesa Bydgoszcz Sa'.
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