(ANSA) - BARI, 30 OTT - "Io non sono mai fuggito dalla politica. La politica è una malattia da cui non si guarisce. Torno, anche se resto in seconda linea". Lo ha dichiarato l'ex governatore della Puglia, Nichi Vendola, intervistato dal direttore del TgNorba, Enzo Magistà per la puntata del Graffio.
Vendola si è detto deluso per quello che Emiliano "avrebbe potuto essere e non è", e "sconcertato da "questa rivendicazione dell'autonomia". "Questo simpatizzare con i referendum del Lombardo-Veneto, magari con qualche nostalgia neo-borbonica - ha detto - non ha senso". "Io auguravo al mio successore di essere veramente in grado, come aveva annunciato nella lunghissima campagna elettorale, di fare molto meglio di come avessimo fatto noi", ma - ha detto - "l'impressione è di una regione in affanno, stanca, senza un'idea di cosa sia il governo, senza un'idea della Puglia. Sono disilluso come molti pugliesi. La primavera pugliese si è trasformata in un inverno". "Perché - ha spiegato - dove c'erano amministratori noti per profili di competenza e moralità, oggi ci sono consigli di amministrazione con dentro profili di non elevata competenza, che consentono ai partiti di ficcare il naso in vicende in cui dovrebbero essere osservatori esterni". "Mi sembra - ha concluso - che si voglia occupare ogni spazio per garantirsi consenso elettorale: a questo servono le Asl, l'Acquedotto Pugliese, Aeroporti di Puglia?".
"In Puglia la sinistra c'è. L'unica spina nel fianco di Emiliano è il consigliere di Sinistra Italiana, Mino Borraccino". "Il centrodestra - ha aggiunto - sembra incapace di svolgere un ruolo fondamentale che è quello dell'opposizione, il M5S non sembra in grado di andare oltre espressioni come 'vergogna'". "Noi - ha proseguito riferendosi ai suoi due mandati da governatore - in dieci anni abbiamo fatto cose buone anche grazie ad un'opposizione che ha fatto cose buone. Rocco Palese (ex capogruppo alla Regione ora parlamentare Fi, ndr) si spulciava ogni carta, ti costringeva ad avere gli occhi aperti su tutto, ad alzare la qualità del governo". "Oggi - ha concluso - le riunioni dei consigli regionali sono una fiera della vanità, durano mezz'ora, non si discute di nulla". "Pensate che invece di parlare di lotta ai poveri e agli indigenti - ha concluso - hanno dedicato cinque Consigli al Corecom, per aumentare il numero dei consiglieri di questo organismo, che è francamente una schifezza".
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