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Anvcg, in mare bombe guerra inesplose

Anvcg, in mare bombe guerra inesplose

'Bombe inabissate durante seconda Guerra mondiale sono pericolo'

BARI, 29 giugno 2018, 15:03

Redazione ANSA

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"Le bombe inabissate durante la seconda Guerra mondiale sono ancora oggi fonte di pericolo", e l'Associazione nazionale vittime civili di guerra (Anvcg) e il suo dipartimento Ordigni bellici inesplosi, "lanciano l'allarme in vista dell'estate. In una nota, l'Associazione evidenzia che "nel 2017 i nuclei Sminamento difesa antimezzi insidiosi della Marina militare, hanno rimosso circa 22mila residuati bellici tra mare, laghi e fiumi. E nella prima metà di quest'anno sono già oltre diecimila". "I ritrovamenti - aggiungono - non sono comunque mancati", tra cui quello di "un ordigno bellico inesploso a poche decine di metri dalla riva, il 17 giugno a Cerveteri (Roma)". "Inoltre - prosegue l'Anvcg - la scorsa estate alcuni ragazzi, in vacanza a Torre Colimena (Taranto), hanno identificato una bomba d'aereo a meno di 20 metri dalla riva e soli due metri di profondità".
    Quanto al comportamento che un sub deve adottare se pensa di avere individuato un residuato bellico, l'Anvcg spiega che "la cosa più importante è non cedere alla tentazione di toccarlo o smuoverlo: la prima cosa da fare - conclude l'associazione - è segnalare agli altri sub di allontanarsi, e se possibile collegare un galleggiante da segnalazione ad un masso non troppo vicino al presunto ordigno. Quindi segnare il punto Gps e avvisare la Capitaneria di Porto".
   

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