"Ci prendono di mira, a Brindisi
come in altre città, perché la Cgil è sempre stato un argine in
questo paese a ogni deriva antidemocratica, perché siamo per
statuto antirazzisti, anti xenofobi, antifascisti e solidali. E
di certo non ci facciamo intimorire da quattro imbecilli". Lo ha
detto il segretario della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, nel suo
intervento al presidio antifascista a Brindisi organizzato dal
sindacato dopo lo striscione 'Immigrati tutelati, lavoratori
abbandonati' affisso da CasaPound due giorni fa di fronte alla
sede della Cgil Brindisi. Casapoud aveva voluto protestare
contro il comunicato del segretario territoriale della Cgil,
Antonio Macchia, che aveva espresso solidarietà al sindaco di
Riace, Domenico Lucano, arrestato con l'accusa di
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per aver
commesso illeciti nell'affidamento da parte del Comune del
servizio di raccolta dei rifiuti.
"Abbiamo voluto essere oggi in piazza a Brindisi - ha
aggiunto Gesmundo - non per quattro codardi che affiggono di
notte manifesti o picchiano, come capitato a Bari, donne e
giovani inermi. Siamo qui per chiedere alle istituzioni e alle
forze dell'ordine di farla finita con questi gruppi fascisti
perché il nostro faro è la Costituzione che tutela le libertà
democratiche e immagina un paese unito". "Perché il tema vero -
ha concluso - è la divisione che si sta alimentando,
enfatizzando disagi e insicurezze".
All'iniziativa hanno aderito Libera, l'Arci, l'Anpi, l'Unione
degli Studenti e la comunità dei migranti.
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