"La colpa di tutte le inefficienze
relative al tribunale di via Nazariantz non può essere
attribuita all'amministrazione statale" ma ad "erronee scelte
commesse dall'ente locale. Non si può non sottolineare la
condotta del Comune di Bari, responsabile per 14 anni
dell'edilizia giudiziaria barese". È un passaggio dell'atto di
costituzione del ministero della Giustizia nel procedimento,
cominciato oggi dinanzi al giudice di pace di Bari, per decidere
sulle richieste avanzate dall'avvocato barese Ascanio Amenduni
di risarcimento danni per i disagi causati dalla inagibilità del
Palagiustizia di via Nazariantz, che dovrà essere sgomberato per
rischio crollo entro il 31 dicembre. Il giudice di pace valuterà
anche l'eccezione di legittimità costituzionale della
sospensione dei processi penali a Bari per 3 mesi. "Sono passati
161 giorni in cui il Ministero ha giocato allo scaricabarile",
replica il sindaco di Bari, Antonio Decaro: "Si sbrighi a fare
il trasferimento".
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