La Procura di Lecce sta
indagando sulla realizzazione del gasdotto Tap a Melendugno, con
una ipotesi di inquinamento delle acque vicino al cantiere di
San Basilio. L'ipotesi che la Procura ha chiesto ai carabinieri
di verificare è che il cantiere non sia stato ben
impermeabilizzato e ciò abbia determinato la perdita di sostanze
pericolose nel terreno e nella falda. In particolare, si
ipotizza che il colpevole dell'inquinamento sia il cemento
utilizzato per costruire il pozzo di spinta, nel quale saranno
calati sofisticati macchinari per costruire il microtunnel verso
il mare. Durante i prelievi effettuati da Arpa su delega della
magistratura (l'ultimo dei quali il 4 ottobre) sono stati presi
campioni di acqua ma anche di cemento. Gli accertamenti
partirono dopo che, lo scorso luglio, il sindaco di Melendugno,
Marco Potì, vietò di estrarre acqua da pozzi in una vasta area a
ridosso di San Basilio, a causa della presenza di alcune
sostanze, tra cui arsenico e manganese, oltre i limiti
consentiti.
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