La Guardia di finanza ha eseguito
un sequestro "per equivalente" di beni, per un totale di 651mila
euro, nei confronti di 2 responsabili amministrativi di
un'azienda agricola di Ginosa, di 4 funzionari pubblici e di 2
persone di Castellaneta beneficiarie di erogazioni pubbliche. Il
provvedimento scaturisce da indagini che hanno permesso di
scoprire una presunta truffa in danno dell'Ismea, l'Istituto di
Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.
Secondo l'accusa, l'Ismea avrebbe acquistato alcuni terreni
dall'azienda agricola di Ginosa ad un prezzo esorbitante
rispetto a quello di mercato, in relazione ai rapporti di
valutazione tecnica redatti da tre funzionari dell'Ente ed
avallati da un funzionario della Regione Puglia. I terreni sono
stati poi ceduti a 2 persone di Castellaneta, risultate soci
della stessa azienda agricola ginosina. I due, padre e figlia,
per sostenere l'acquisto dei terreni, hanno ottenuto dall'Ismea
un finanziamento agevolato, del quale è stata pagata solo la
prima rata.
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