È 'frode in pubbliche forniture' il
reato ipotizzato dalla Procura di Bari che indaga su alcuni
costi relativi alla realizzazione, ormai ultimata, della nuova
sede del Consiglio regionale della Puglia, in via Gentile a
Bari. L'esistenza dell'indagine - finora senza indagati né
ipotesi di reato - era nota da mesi, da quanto il Codacons ha
presentato una denuncia e i consiglieri regionali del Movimento
5 Stelle hanno integrato un esposto già presentato in estate,
fornendo agli inquirenti un elenco dettagliato dei presunti
sprechi. La Guardia di Finanza sta ricostruendo l'iter
amministrativo relativo alla realizzazione della struttura, per
verificare i costi previsti dal capitolato d'appalto e gli
eventuali aumenti illegittimi degli stessi. Stando a quanto
denunciato, alcuni costi della sede, la cui realizzazione ha
comportato un investimento complessivo di 87 milioni di euro,
sarebbero stati sovrastimati, per esempio le 1.600 plafoniere da
637 euro. Sulla medesima questione indaga anche la Corte dei
Conti.
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