Avevano acquistato il dipinto
"Superficie 223", un olio su tela, del pittore romano Giuseppe
Capogrossi senza sapere che, più di cinquant'anni fa, era stato
sottratto illecitamente alla Pinacoteca di Bari. Per questo la
magistratura barese aveva sequestrato l'opera, denunciando il
proprietario e il suo venditore per ricettazione. Oggi il
Tribunale di Bari ha restituito il quadro al 58enne di Latina
Giuseppe Coppola, disponendo l'archiviazione del procedimento
penale a carico di Coppola e dell'82enne campano Filippo
Giardiello. Secondo il gip Valeria La Battaglia, i due avevano
acquistato il quadro "in buona fede", inconsapevoli "della
provenienza delittuosa del dipinto" e, in ogni caso, la
Pinacoteca della città metropolitana di Bari non si è mai
costituita in giudizio per reclamarlo. La storia inizia nel
1958, quando l'opera viene acquistata dalla Pinacoteca per 500
mila lire per la mostra nazionale di pittura contemporanea
"Maggio di Bari". Sette anni più tardi, il dipinto viene donato
illegittimamente.
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