Aveva avuto una ischemia cerebrale ma
i medici, per più di 24 ore, non lo hanno diagnosticato
rendendola tetraplegica, arrivando a ipotizzare che i sintomi -
mal di testa e difficoltà nella parola - erano legati ad un
colpo di calore o una crisi di panico. All'epoca dei fatti
Patrizia Minerva, barese, aveva 24 anni. Trascorse il suo
compleanno, l'8 agosto, in un letto del reparto di rianimazione
del Policlinico di Bari, ormai in coma. La vicenda risale
all'estate del 2015. A distanza di quasi quattro anni, il
processo a carico di sei neurologi accusati di concorso in
lesioni personali colpose non è ancora iniziato, rinviato dalla
scorsa estate a causa prima del decreto di sospensione delle
udienze dovuto alla inagibilità del Palagiustizia di Bari, poi -
ieri - per un difetto di notifiche. Si tornerà in aula il 16
aprile e in quella data Patrizia, oggi 28enne, madre di un
bambino di 6 anni, sarà presente all'udienza in sedia a rotelle,
assistita dal suo avvocato, Andrea Moreno.
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