La terza sezione penale della Corte
d'appello di Bari ha assolto 'perché il fatto non sussiste'
dall'accusa di associazione mafiosa l'ex manager barese delle
Case di cura riunite (Ccr), Paolo Biallo, e il boss mafioso
barese Savino Parisi. I due erano imputati nel processo chiamato
'Speranza' sul mai provato intreccio tra mafia, affari e
politica risalente agli anni '90 nella gestione delle Ccr di
Francesco Cavallari, l'allora re Mida della sanità privata
pugliese in convezione con la Regione Puglia. Questa sentenza
potrebbe riaprire la vicenda processuale che coinvolge
Cavallari, il quale nel 1995 patteggiò per questi fatti una
condanna a 22 mesi di reclusione per associazione mafiosa, falso
in bilancio e corruzione. Cavallari è l'unico imputato
condannato, tramite patteggiamento, per un reato associativo
mafioso a seguito del quale ha subito la confisca del patrimonio
per 350 miliardi di lire.
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