La Procura di Bari ha chiesto tre
condanne a 30 anni di reclusione per altrettanti imputati
accusati di aver architettato la morte di un familiare facendolo
investire da un'auto per ottenere il risarcimento
dall'assicurazione. Per i reati di omicidio volontario
premeditato e truffa assicurativa, il pm Luciana Silvestris ha
chiesto le condanne per Anna Masciopinto, suocera della vittima,
suo fratello Vito D'Addabbo, che guidava l'auto che ha ucciso il
24enne Girolamo Perrone, e il pregiudicato Rocco Michele
Caringella. Il processo si sta celebrando con il rito
abbreviato. Le indagini dei Carabinieri sono partite dopo
l'incidente stradale, avvenuto sulla provinciale Adelfia-Cassano
delle Murge il 5 ottobre 2016. I militari trovarono sul posto
D'Addabbo, conducente della Fiat Punto responsabile del
sinistro, il quale riferì di aver investito un pedone che aveva
improvvisamente attraversato la strada. La vittima morì dopo
alcuni giorni a causa delle gravi ferite riportate.
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