La Corte di Cassazione ha confermato,
rendendola definita, la sentenza con cui la Corte di Appello di
Bari, nel 2018, aveva condannato Vittorio Sgarbi a risarcire
l'ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per averlo
diffamato nel corso di una trasmissione tv. La suprema Corte ha
riconosciuto i toni e i contenuti diffamatori usati durante il
programma 'Ora ci tocca anche Sgarbi', andato in onda nel 2011,
in cui era stata associata la politica 'green' della Regione
Puglia a episodi di illegalità. Nella trasmissione, il
giornalista Carlo Vulpio (il processo per diffamazione nei suoi
confronti è ancora in corso dinanzi al Tribunale di Bari) trattò
il tema delle energie rinnovabili facendo riferimento a presunti
interessi mafiosi. Sgarbi, che giorni prima aveva parlato di una
"Puglia massacrata da una forma di criminalità istituzionale che
l'ha sfigurata con pale eoliche", aveva annuito in tv alle
dichiarazioni di Vulpio su un presunto ruolo della Regione
Puglia nella gestione del business dell'eolico.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA