"Vi sono questioni di estrema urgenza
ancora aperte perché mai affrontate in tema di salute e welfare
in Puglia", un anno dopo l'avvio della vertenza regionale e a
"circa 5 mesi dall'ultimo confronto con il presidente-assessore
Michele Emiliano". Lo affermano i segretari di Cgil, Cisl e Uil
Puglia - Pino Gesmundo, Daniela Fumarola e Franco Busto - che
hanno tenuto a Bari gli Attivi unitari dei sindacati. La Regione
"ci convochi - esortano - e progettiamo insieme il cambiamento.
In caso contrario, il presidente sappia che la mobilitazione non
si placherà". Tra le tante priorità, "la riduzione dei tempi di
attesa" ("grande criticità"), il "rafforzamento dei Servizi
territoriali e dell'integrazione socio-sanitaria, il
potenziamento della prevenzione", e occorre "ripensare il ruolo
della Sanità privata convenzionata, che 'copre' in media il 16%
dei posti letto ospedalieri (il 40% nella post acuzie) e che
dovrebbe integrare il sistema pubblico piuttosto che essere un
competitor". "Serve una svolta", concludono.
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