Avrebbe tentato di
corrompere un collega della Asl perché indirizzasse pazienti
oncologici in una struttura privata per sottoporsi a trattamenti
sanitari molto remunerativi: per questa ragione un medico della
clinica privata convenzionata Salus di Brindisi (estranea alle
indagini) è stato sottoposto alla misura interdittiva del
divieto di esercitare per nove mesi la professione. Si tratta di
Luigi Mariano, di Lecce. L'indagine è stata compiute dai
carabinieri del Nas.
A denunciare i fatti è stato il direttore generale della Asl,
Giuseppe Pasqualone. Il reato ipotizzato è l'istigazione alla
corruzione. Secondo quanto emerso dalle indagini, Mariano
avrebbe contattato il direttore dell'Unità operativa di Medicina
dell'ospedale di Ostuni chiedendo di indirizzare presso la casa
di cura Salus, estranea alle indagini, pazienti affetti da
neoplasie epatiche, per effettuare trattamenti di chemio -
embolizzazione, malgrado la Asl di Brindsi sia attrezzata per
tale tipo di interventi.
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