"Io e Amanda siamo stati assolti,
siamo innocenti, ma secondo me la gente non l'ha ancora capito":
lo ha sostenuto Raffaele Sollecito che ha parlato della vicenda
legata all'omicidio di Meredith Kercher intervenendo ai
microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici".
"Dipende - ha aggiunto - da come i media hanno descritto sin
dall'inizio la situazione". Il giovane ha poi detto che da parte
degli inquirenti c'è stata "un pizzico d'invidia" dovuta al
fatto che lui e Knox sono "giovani, belli e con una buona
famiglia alle spalle".
"Io sono stato sempre descritto come il lacchè di Amanda" ha
affermato ancora Sollecito. "Tutto quello che c'è stato dopo
l'assoluzione - ha proseguito - non è stato altro che un clamore
mediatico dove anche gli inquirenti non hanno mai chiesto scusa,
anzi hanno detto che abbiamo avuto fortuna, quando loro hanno
commesso un errore clamoroso, sbattendo in carcere per quattro
anni due persone innocenti e rovinandogli la vita". "Gli
inquirenti e i pubblici ministeri - ha ribadito - non hanno mai
chiesto scusa, non hanno mai detto di aver sbagliato, continuano
a dire di avere sospetti, ma secondo me si dovrebbero
vergognare. Quando chi dice che siamo colpevoli fa parte delle
istituzioni, si investe di una certa autorità - ha sostenuto
Sollecito, in base a quanto riferiscono I lunatici -, di cui
mediamente l'italiano si fida. Il popolo si è fidato delle
autorità. E poi c'è anche secondo me un pizzico di invidia
ingiustificabile, dovuta al fatto che magari invidiano che siamo
giovani, belli, con una buona famiglia alle spalle".
"Amanda ha detto di aver pensato al suicidio?" le parole di
Sollecito "Io ho affrontato più volte - ha aggiunto - periodi di
depressione molto forte. In uno degli ultimi periodi ci ho
pensato".
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